Oblada melanura Linnaeus, 1758

(Da: en.wikipedia.org
Phylum: Chordata Haeckel, 1874
Subphylum: Vertebrata Lamarck J-B., 1801
Classe: Actinopterygii Klein, 1885
Ordine: Perciformes Bleeker, 1859
Famiglia: Sparidae Rafinesque, 1810
Genere: Oblada Cuvier, 1829
Italiano: Occhiata
English: Saddled seabream, Saddle bream, Oblade
Français: Oblade, Blade
Deutsch: Bandbrasse
Descrizione
L'occhiata ha un aspetto assai simile a quello dei saraghi o della salpa: forma ovale e snella con il corpo molto schiacciato, occhi grandi e bocca disposta all'insù, con mandibola leggermente sporgente e dotata di acuminata dentatura. La livrea è grigio-azzurra, con vivaci riflessi argentei, più scura sul dorso e più chiara sui fianchi, che sono percorsi da numerose linee scure orizzontali. Sul peduncolo caudale è visibile una grossa macchia nera bordata di bianco. La pinna caudale è forcuta. Verso i 10 anni di età, può raggiungere una lunghezza di circa 25-30 cm ed un peso dai 700 g a 1 kg, ma gli individui che frequentano il sottocosta, hanno un peso che rientra fra i 150 ed i 300 gr. È una specie gregaria e forma banchi anche molto grandi. È onnivora, si nutre prevalentemente di invertebrati, avannotti e alghe. Si riproduce da aprile a giugno. I piccoli sono riconoscibili per la caratteristica macchia nera bordata di bianco già alle dimensioni di 10 mm. Si tratta di una specie soggetta a cambiamento del sesso, alcuni individui però sono ermafroditi. La carne è ottima, simile a quella dell'orata o del sarago. I pescatori di professione la catturano soprattutto con le reti da pesca, i pescatori sportivi la catturano a traina di solito con esche artificiali o dalla riva con esche naturali come pane, bigattini o vari impasti di pane e formaggio.
Diffusione
È diffusa nelle acque costiere (fino a 40 m di profondità) del Mediterraneo e dell'oceano Atlantico orientale (dal golfo di Biscaglia fino alle coste dell'Angola). Abita anche le coste di Madera, Capo Verde e delle Canarie e di parte del mar Nero. Vive nei pressi di coste rocciose e si tratta di una specie demersale che si tiene sempre in acque libere anche se molto vicino alla riva.
Sinonimi
= Sparus melanurus Linnaeus, 1758.
Bibliografia
–Matthias Bergbauer, Bernd Humberg, Monika Weymann: Was lebt im Mittelmeer? ein Bestimmungsbuch für Taucher und Schnorchler. Stuttgart 2009.
–Vgl. etwa Jutta Kollesch, Diethard Nickel: Antike Heilkunst. Ausgewählte Texte aus den medizinischen Schriften der Griechen und Römer. Philipp Reclam jun., Leipzig 1979 (= Reclams Universal-Bibliothek. Band 771); 6. Auflage ebenda 1989.
–Louisy, Patrick: "Europe and the Mediterranean - European Fish Identification Guide". Ulmer, 2015.
–Bandbrasse auf Fishbase.org (englisch).
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Data: 28/12/2009
Emissione: Fauna marina Stato: Morocco |
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